
Pesca dalla barca: Attrezzature utili
Se sei un appassionato di pesca e vorresti provare la soddisfazione che questo sport ti può dare direttamente da una barca, puoi utilizzare il sito www.bmpesca.it per raccogliere tutte le informazioni e le recensioni sulle strumentazioni che fanno al caso tuo.
Quali attrezzature sono davvero utili per pescare dalla barca? Se vuoi pescare dalla barca hai bisogno di alcune attrezzature specifiche. Tra queste, non possono di certo mancare la canna, il mulinello, i fili trecciati e la borsa. Vediamo quali caratteristiche devono avere e quali sono le migliori in commercio.
Le canne per pescare dalla barca
Le canne per pescare dalla barca devono essere estremamente resistenti per riuscire a vincere il combattimento anche contro pesci molto grandi e potenti come le ricciole e i dentici che possono andare anche molto in profondità.
I diversi modelli si distinguono tra loro per i materiali con cui sono realizzati, la grammatura e le dimensioni. L’importante è, comunque, che siano estremamente solide e robuste.
In realtà, però, esistono anche delle canne leggere molto più pratiche e compatte da utilizzare con pesci meno vigorosi e pesanti e in acque meno profonde.
Due esempi di canne da pesca da usare dalla barca sono:
- Canna da Pesca Cromo Jigging di Lineaeffe: realizzata in carbonio, è molto leggera, ma allo stesso solida e robusta. Può essere utilizzata per pescare pesci fino a 15 kg di peso e ha una lunghezza di 1,80 m. Grazie alla presenza degli anelli in sic, può montare fili trecciati
- Canna da pesca verticale Inchiku: in carbonio rinforzato a sezione piena, monta tutti anelli SIC a doppio ponte, perciò è possibile utilizzare qualsiasi tipo di filo trecciato. Il manico in neoprene permette una presa molto sicura anche se si hanno le mani bagnate. La placca portamulinello a vite consente di montare anche mulinelli di grandi dimensioni. È perfetta sia per pescare sui fondali sia in caso di correnti marine molto forti
I mulinelli
La canna da pesca dovrà montare il mulinello più adatto e sicuramente quelli a bobina fissa sono i migliori per pescare dalla barca perché consentono di accompagnare manualmente il filo facendo ruotare la manovella in base alla forza con cui il pesce tira dopo che ha abboccato all’amo.
Possono avere sia frizione anteriore sia posteriore, ma quelli che vanno per la maggiore per il nostro scopo sono i primi perché permettono di regolare meglio la tensione con cui viene tirata la lenza così da evitare che questa si possa spezzare. Si devono poi scegliere, tra i disponibili, dei modelli piccoli e leggeri per fare in modo che tutta l’attrezzatura risulti pratica e maneggevole.
Quindi, per una battuta di pesca dalla barca si suggerisce di montare un mulinello di piccola taglia, di solito 2500/4000 a recupero veloce. Devono contenere almeno 200 metri di filo perché i pesci possono spostarsi anche molto in profondità e in lontananza, devono essere estremamente robusti, devono consentire di effettuare anche lanci molto lunghi e devono essere molto fluidi.
Attenzione, poi, se si pesca in mare perché si devono preferire dei modelli trattati con la salsedine, molto più resistenti.
Un tipo particolare di mulinello per la pesca dalla barca, anche se più costosi, sono quelli elettrici attivati da un apposito pulsante che permette il recupero e il riavvolgimento della lenza alla velocità desiderata. Proprio perché elettrici, funzionano a batteria. Riescono, di solito, a contenere molti metri di cavo, ma hanno un senso logico solo se associati a canne molto potenti e robuste.
I fili trecciati
Scelti il mulinello e la canna da pesca, a questo punto è fondamentale la lenza che si andrà a montare. Il filo deve trattenere ed assorbire la minore quantità possibile di acqua, deve affondare facilmente e non deve mantenere memoria. I migliori sono quelli che determinano il minor grado di allungamento da trazione e che riducono al minimo la formazione di nodi senza tendere ad aggrovigliarsi.
Allo stesso tempo, però, devono permettere la formazione di nodi semplici e sicuri per essere montati sulla canna. Il filo deve scorrere senza attriti all’interno degli anelli della canna e non deve tagliare la loro pietra.
Acquistando una bobina, poi, si deve cercare quella che presenta il migliore rapporto resistenza/diametro. Non deve essere neppure sottovalutato il colore del filo. Negli ultimi periodi, infatti, si stanno diffondendo soprattutto quelli in fluocarbon perché sono estremamente invisibili ai pesci.
La borsa
Anche la borsa è un attrezzo indispensabile perché si dovrà scegliere un modello in grado di conservare le esche in PVC, ma anche il Ver De Vase e tutte le altre esche che possono eventualmente avanzare dalla battuta di pesca, in modo tale che restino attive, vive e vitali per poter essere utilizzate la volta successiva senza essere costretti, ogni giorno, ad eliminarle. È bene, quindi, preferire dei modelli termici, con cuciture resistenti, è facili da lavare.
Alcuni modelli, poi, hanno una grandissima cura e attenzione per i particolari, come ad esempio quelli con maniglie regolabili per rendere più comodo e semplice il trasporto.
Ci sono anche delle borse che permettono di trasportare il pesce che è appena stato pescato in modo tale da conservarlo fresco e nelle migliori condizioni anche al sicuro da “occhi indiscreti”.
All’interno di queste sacche, di dimensioni variabili, è possibile inserire anche gli stivali e gli indumenti umidi che sono stati indossati durante la battuta di pesca in modo tale da lavarli e farli asciugare, poi, con calma a casa. Una gita in barca può durare anche molte ore per questo motivo sono disponibili delle borse termiche a doppio scomparto separato che permettono da un lato di conservare le esche e, dall’altro, cibo e bevande in maniera completamente sicura e igienica.